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Non saranno i Greci a dare la sferzata definitiva all’Europa. Spunta l’ipotesi Pd di una tassa solidale

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Governo Tsipras confusionario e l’assurda ipotesi targata Pd di una tassa ad hoc per aiutare (ancora) la Grecia.

Varoufakis
ha alla fine calato le braghe. Il professorino radical che gira in moto e ha insegnato economia a Sidney ha la doppia nazionalità. Dovesse andargli tutto male potrebbe sempre ripiegare, dal suo modesto appartamentino vista Acropoli immortalato da Paris Match, ad una vista delle vele di vetro e cemento della Sidney Opera House.

Dopo che il ministro degli interni ellenico ha dichiarato ieri che la Grecia non potrà pagare il saldo della rata del debito con il Fondo Monetario Internazionale, Varou ha dovuto mediare, dicendo, oggi, che è vero che i soldi non ci sono, ma è altrettanto vero che la Grecia pagherà. “Gli 1,6 miliardi che dobbiamo al Fmi non saranno versati, perché non ci sono”, sono le parole di Niko Voutsis.

Tutti possono ravvisare una stortura in un simile atteggiamento di due ministri dello stesso governo che si smentiscono da un giorno all’altro; eppure la Grecia, che ha investito ampia parte del Pil (di cui l’aumento è stato recentemente stimato in ribasso) nel saldo dei debiti, non ha ancora rinunciato alla larga parte di impiegati pubblici che mantiene. In questo momento il paese è in attesa dell’ultima tranche di aiuti dall’UE, pari a 7,2 miliardi di euro, che potrebbe arrivare entro maggio. Parte di questi soldi, potrebbe essere utilizzata proprio per pagare il debito con il Fmi, mentre i restanti verrebbero utilizzati per pagare i debiti con la Banca Centrale Europea.

I conti pubblici restano un capitolo problematico della politica economica, con il debito pubblico greco che segnerà un record quest’anno superando la soglia del 180% del pil (180,2%). Nel 2016, comunque, gli analisti della Commissione europea stimano che dovrebbe mostrare una riduzione al 173,5%.

Molti commentatori nostrani piuttosto superficiali insorgono, sperando che sarebbe stata la Grecia a dare una sferzata definitiva al sistema tecnico-bancario della Ue. Da come invece Merkel ha stretto il cappio intorno al governo Tsipras, sembra che quest’ultimo, salvo fantomatici piani B svelati dal Telegraph, si sia vieppiù piegati ai diktat di Bruxelles, pertanto sperare in un paese che non ha la volontà di uscire dall’Euro, né un programma in merito, appare un’inutile chimera.

C’è poi da aggiungere che la Grecia, nel saldare il debito, salda anche un debito nei confronti di noi italiani, che abbiamo conferito grande parte del credito concesso ai nostri vicini ellenici. Se proprio si vogliono riporre fiducie fantomatiche, per il prof. Prodi piuttosto plausibili e catastrofiche (ahah), in una disgregazione dell’Unione europea per come la conosciamo, si deve guardare agli ultimi popoli sovrani rimasti, che non sono mediterranei: Gran Bretagna, Polonia, Ungheria, Svezia, per esempio, forse Spagna, ma dovremo aspettare le elezioni politiche di novembre per capire meglio la situazione iberica.

L’ennesima presa per il culo agli italiani, però, riguarda proprio la Grecia: aspettiamo smentita di Renzi e tirata d’orecchi all’onorevole autore di questo tweet:

Non si tratta di una battuta del solito buontempone, ma di una proposta avanzata da uno dei più quotati esponenti del Partito Democratico. La paternità infatti è dell’On.le Giampaolo Galli, che per il suo curriculum è certamente senza ombra di dubbio il più titolato ed esperto economista nel partito di Renzi.

Galli ha infatti ricoperto prestigiosissimi incarichi dopo la laurea in Economia Politica alla Bocconi e un Ph.D. in economia presso il MIT, essendo stato al servizio studi della Banca d’Italia, come rappresentante italiano nel Comitato monetario dell’Unione europea, nel Comitato di politica economica dell’Ocse, nel Comitato dei sostituti del G10, Consigliere del CNEL, Direttore Generale ANIA, Capo economista di Confindustria, oltre a docente incaricato in econometria, di politica monetaria, di politica economica e di economia e finanza internazionale presso l’Università Bocconi, La Sapienza e LUISS e autore di moltissime pubblicazioni.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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