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Il trionfo di Podemos riscrive la politica spagnola

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Un mese fa eravamo a Madrid, e li abbiamo visti sfilare per la via principale della città, bloccando la capitale, agguerriti, arrabbiati, sfilare insieme ai tradizionali partiti antisistema, ma distinguendosi nettamente da questi ultimi. Arriva primo a Barcellona dunque un partito che, sorto sulle ceneri degli indignados, sfalda il tradizionale bipartitismo spagnolo. Si trattava di elezioni prevalentemente amministrative / regionali, preludio alle politiche che verranno, in novembre. Anche l’esito di queste elezioni, però, dovrà essere un banco di prova per alleanze imprescindibili e da guardare con interesse anche in ottica italiana, dove, con un Pd fagocitante, i partiti antisistema ed extra Pd saranno costretti alle più improbabili alleanze.

BARCELLONA: PODEMOS VINCE, I NAZIONALISTI SECONDI SUBITO DIETRO. IL SOGNO INDIPENDENTISTA SI ALLONTANA – Il neosindaco del capoluogo cataleno, Ada Colau, ha parlato di rivoluzione democratica. L’esito di una battaglia che ha visto vincere Davide contro Golia, le ha assegnato un 25% e rotti di voti, mentre il suo diretto avversario è un altro antisistema, il nazionalista catalano Xavier Trias, che ha ottenuto quasi il 23% dei seggi. 
Per i nazionalisti catalani di Ciu, coinvolti altresì in scandali di corruzione, potrebbe essere un colpo definitivo la perdita di Barcellona, che avrebbe dovuto essere la nuova capitale da cui partire per spingere con l’aleatorio processo indipendentista Catalano.

[In foto Iglesias dopo la vittoria di Barcellona dichiara: “La Catalogna non se ne va”]

IN OTTICA NAZIONALE i motori sono caldi per le elezioni politiche di novembre, dove i due partiti tradizionali Partito popolare e Partito socialista operaio spagnolo sono avvisati. Sarà la fine della politica per come la Spagna la conosce: da bipartitismo si passerà a tri-quadripartitismo, e ora i socialisti devono corteggiare Podemos per mantenere le poltrone in parlamento, in una battaglia che per il Psoe appare aspra e che assomiglia a quella del Pd di Bersani che chiede aiuto ai Cinque stelle, con le differenze del caso.

FIESTA IN MADRID E BARCELLONA – Nottetempo, migliaia di giovani supporters di Podemos hanno gioito e ballato nelle piazze di Madrid e Barcellona, mentre Iglesias, coordinatore del partito ha avvertito che il cambiamento comincia ora, ed è irreversibile. Rajoy guida ancora il primo partito di Spagna, ma la battaglia è appena iniziata e il Partito popolare dovrà vedersela con la forza dirompente dei giovani indignati, che cominciano a integrarsi nei tessuti della piccola politica, per arrivare a crescere come e forse anche di più di quel che fece il Movimento 5 Stelle in Italia. 

IL CASO DI CORRUZIONE DEL PP DI UN MESE FA – Il netto ridimensionamento del partito di Rajoy è anche frutto dei continui scandali di corruzione che hanno investito negli ultimi anni il partito. Il più eclatante, quello di Rato.
L’ex premier spagnolo José Maria Aznar, al momento di decidere la sua “successione naturale” al governo del paese, aveva chiesto per ben due volte a Rodrigo Rato, ministro dell’Economia e vicepremier, artefice della ripresa economica spagnola, del sorpasso ai danni del nostro paese, di sostituirlo alla guida del PP, ma per due volte Rato rifiutò. Solo dopo il secondo no Aznar decise di ripiegare su Mariano Rajoy, che oggi è premier. Rajoy e Rato facevano parte entrambi del ristrettissimo cerchio magico di Aznar, ma certamente, dei due, era Rato – il salvatore economico della Spagna – come molti l’hanno chiamato, a brillare di più. Il mese scorso Rato è stato arrestato a Madrid, una spettacolare indagine della polizia tributaria.
Sono venuti fuori ingenti patrimoni in paradisi fiscali, sospetti e ripetuti viaggi in Svizzera, corruzioni di vario tipo. 


ANCHE NELLA CAPITALE RISCHIO SINDACO DI PODEMOS. A Barcellona ha stravinto la Colau, di Podemos, mentre a Madrid la situazione dopo lo spoglio del 98% la candidata del Pp Esperanza Aguirre arriva prima con 21 seggi davanti alla rivale di Podemos Manuela Carmena, 20 seggi, mentre l’ormai ridicolo Psoe crolla a 9 seggi. Ciudanos, l’altro partito alternativo antisistema post indignados guidato da Albert Rivera, è a 7 seggi.
Nella capitale non è del tutto escluso, ma difficile, che un’alleanza fra Podemos e Psoe consenta alla Carmena di diventare comunque il nuovo sindaco, dopo 20 anni di governo cittadino dei popolari.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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