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Lo Porto assassinato e la responsabilità di “BombObama”

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LA NOTIZIA
 

Giovanni Lo Porto, il connazionale cooperante rapito da Al Qaeda nel gennaio 2012 in Pakistan, è stato ammazzato durante un’operazione dell’antiterrorismo statunitense al confine con l’Afghanistan. L’esperto di emergenze siciliano è morto a gennaio.

A renderlo noto è la Casa Bianca. Il premier Renzi ha affermato: “Abbiamo saputo ieri, e abbiamo preso tempo per informare la famiglia”. Nell’operazione ha perso la vita anche un prigioniero Usa, Warren Weinstein, prigioniero dal 2011, ed un leader del gruppo terroristico, Ahmed Farouq. Gli Usa risarciranno, a quanto pare, la famiglia.

L’obiettivo del drone della Cia era un compound di Al Qaeda, dove Lo Porto si trovava insieme ad altri ostaggi americani.

 

L’OPINIONE di VINCENZO MANNELLO

Lo scriviamo e lo ripetiamo da sempre, persino Radiouno aveva ripreso la nostra (non solo di chi scrive, ovviamente) constatazione: 

gli Usa (ed Israele) colpiscono ed ammazzano chiunque vogliano, ovunque piaccia loro! Assassinando migliaia di civili innocenti, donne e bambini in testa.

Ora ci ha lasciato la pelle il povero Lo Porto, che era partito per fare del bene.
Si vuole rammentare ai politici falsi ed ipocriti, ai media di regime e, specialmente, a quelli ancora liberi che il Pakistan considera illegali i bombardamenti americani con i droni, e che essi sono effettuati al di fuori del diritto internazionale.
Solo Mattarella non lo sa.

La magistratura italiana, che apre fascicoli su vecchi di cento anni purché “nazisti”, incriminerà il criminale di guerra BombObama?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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