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Gli Stati Uniti dietro l’Isis: ecco finalmente la prova!

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Mentre i media nazionali tentano di intontirci con il racconto delle imminenti votazioni per il Presidente della Repubblica, ecco che nell’universo del web si annida la notizia shock più inquietante della giornata. E’ la storia di Yousaf al-Salafi, un comandante dell’esercito dello Stato Islamico, un guerriero del Califfo al-Baghdadi per intenderci, catturato di recente dai servizi d’intelligence pakistani.

La confessione di questo militante dell’Isis è scioccante: il detenuto ha dichiarato di aver ricevuto finanziamenti da un’agenzia statunitense per reclutare giovani da mandare sul fronte siriano a combattere contro il regime di Assad. 600 dollari sarebbe stato il lauto compenso pattuito per ogni miliziano reclutato. Yousaf era detenuto da ormai una settimana in seguito a una retata condotta nella città di Lahore (Pakistan) mentre faceva opera di reclutamento attraverso l’imam di una moschea locale, tale Hafiz Tayyab, anch’egli detenuto per il medesimo motivo.

La notizia sarebbe trapelata da una fonte dell’intelligence pakistana e riportata immediatamente dal giornale “The Express Tribune“. In Italia ad aver dato risalto alla notizia sono stati solo “Il Giornale” e il sito “controinformazione.info”, tutte le altre testate hanno deciso di concentrarsi sui vari Mattarella, Prodi, Amato e compagnia bella.

Gli Stati europei appartenenti alla Nato dovrebbero ora fare fronte comune e chiedere con forza i dovuti chiarimenti al governo di Washington.

Perché noi dobbiamo mettere a rischio le nostre vite (come è successo alla sede di Charlie Hebdo) mentre gli yankees incasinano l’area mediorientale a proprio piacimento, finanziando i peggiori criminali?

Altro che Prodi o Veltroni, l’Italia avrebbe bisogno di un Presidente finalmente critico nei confronti delle strategie americane, un personaggio alla Pino Rauti, per intenderci. Come trovarlo?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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