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Afghani, pakistani, talebani o terroristi? L’ignoranza pilotata dei media

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Una parola, un nome o un verbo posti in un determinato luogo del testo, o semplicemente accompagnati da un certo aggettivo, possono sovvertire completamente il senso della lettura. Così chi possiede come arma una semplice penna ha il potere di incanalare verso i propri binari interpretativi chi si appresta a leggere uno scritto. Tale responsabilità si accresce se a scrivere è qualcuno che ha, o si è arrogato, il diritto di cronaca.

Un esempio: da ieri sera i media internazionali hanno concentrato la loro attenzione sull’attentato avvenuto in una scuola pubblica di Peshawar, in Pakistan. Nove “miliziani“, li chiameremo così e vi spiegheremo il perché, sono entrati nell’edificio e hanno fatto strage di 141 persone (di cui 130 studenti, per lo più figli di membri dell’esercito pakistano). Per essere chiari questi nove miliziani fanno parte dell’organizzazione Tehreek-e-Taliban Pakistan, ed è un movimento di integralisti islamici che operano SOLO nel territorio pakistano.

Sono dissidenti dell’attuale regime in Pakistan in quanto ritenuto filo-occidentale (si sono opposti anche alla candidatura e alla vittoria del Premio Nobel di Malala Yusafzai, perchè “promotrice della cultura occidentale e non dell’istruzione”). Forse hanno collegamenti con Al-Qaeda, o forse no. Non ci sono prove al riguardo.

In ogni caso si tratta di un gruppo di miliziani pakistani che nulla hanno a che fare con gli altri “talebani“, quelli afghani. Peccato che i giornalai giochino molto sull’ignoranza della gente in materia e abbiano appositamente utilizzato la parola “talebani” (senza specificare di quale etnia si tratti) per associare le immagini strazianti dell’attentato ai talebani “più famosi”, ovvero quelli afghani.

Attacco talebani fa strage di bambini in una scuola“, così titola Repubblica. “I talebani minacciano nuovi attacchi“, questo è invece il titolo dell’Ansa. “I talebani attaccano scuola, strage di bambini“, quotidiano.net. “Strage in una scuola, morti 130 bambini. Polizia uccide i talebani” questa è invece Rai News. “Commando talebano attacca scuola militare” siamo al Fatto Quotidiano.

Come potete ben notare nessuno specifica nel titolo che si tratta di miliziani pakistani, salvo poi notarlo tra le righe nel testo, senza però porre l’attenzione sul fatto che nulla hanno a che fare con i talebani della nazione confinante (Afghanistan). Talebano significa “studente“, in particolare studente delle scuole coraniche, ma non ci dice nulla sulla vera natura di queste persone.

Sarebbe molto più corretto chiamarli “jihadisti pakistani” o “integralisti pakistani”, ma dire solo “talebani” è errore e anche grave. Si tratta di una svista incomprensibile o di un più ampio tentativo di infangare mediaticamente il nome di un popolo che dal 2001 sta lottando contro l’esercito più forte al mondo?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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