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Il mondo dichiara guerra all’Isis

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Il Vertice di Parigi al Quai d’Orsay, al quale hanno partecipato 30 Stati, si è concluso con un documento comune che non lascia dubbi interpretativi: l’Isis è una minaccia per il mondo intero e deve essere fermato con ogni mezzo a disposizione. Nel testo si dice che occorre al più presto cacciare l’Isis e i suoi militanti dai territori dell’Iraq, ma non solo: come ha sottolineato lo stesso Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, lo stato dell’Isis non è uno stato, non rappresenta in minima parte l’Islam e bisogna farlo al più presto scomparire o almeno arretrare.

 

Il nostro Ministro degli Esteri Federica Mogherini, presente a Parigi, ha dichiarato che l’Isis rappresenta una minaccia globale che non conosce confini. Lo stesso ministro ha anche assicurato che l’Italia non manderà aerei militari in Iraq ma solo armi, munizioni e aiuti umanitari. Sulla necessità di non perdere altro tempo si è soffermato anche lo stesso Presidente Francese Francois Holland sottolineando che la lotta del legittimo governo iracheno è anche la lotta di tutti i paesi che hanno partecipato alla riunione di Parigi.

 

L’incontro di Parigi ha avuto un preambolo significativo nell’appello che lo stesso Presidente Iracheno Fouad Massoum ha fatto ai paesi intervenuti nella capitale francese perché intensifichino nei prossimi giorni l’intervento aereo per fa sì che l’Isis non si espanda pericolosamente in altri territori. Appello che è stato immediatamente accolto perché questa notte si ha notizia di un nuovo raid condotto nella zona a sud ovest della stessa capitale Baghdad contro una postazione tenuta dai miliziani di al Baghdadi. E’ la prima volta dall’8 agosto che gli aerei americani bombardano un territorio così vicino alla capitale.

 

La Francia ha poi immediatamente dato seguito alla promessa di mandare aerei militari in zona perché, qualche ora prima dell’inizio dello stesso Vertice di Parigi, alcuni velivoli militari francesi hanno incominciato a compiere voli di ricognizione sui cieli dell’Iraq. Non si esclude nei prossimi giorni un loro maggiore coinvolgimento. La Russia, nella persona del suo Ministro degli Esteri Sergei Lavrov, si è detta disposta a collaborare a fianco della coalizione anti Isis e a partecipare ad eventuali azioni per difendere Baghdad. Evidentemente la minaccia del Califfo del terrore sembra più urgente degli stessi temi relativi alla complessa e spinosa questione ucraina e potrebbe paradossalmente portare, nel medio-lungo periodo, anche  ad un clamoroso riavvicinamento dello stesso Putin all’Occidente e agli Usa.

 

Il fatto è che l’avanzata dell’Integralismo islamico è più grave e pericolosa di quanto forse lo stesso mondo occidentale si immaginava. Non va dimenticato infatti che quasi tutti i paesi europei, Italia in primis, in seguito alla migrazione di massa degli ultimi anni, stanno subendo sulla loro pelle, uno strisciante e capillare processo di Islamizzazione. Un processo lento ma progressivo che potrebbe, anche nel breve periodo, portare ad un aggravarsi del rischio terrorismo e di quello di un pericoloso e sempre possibile collegamento tra lo stesso Isis e le frange più estreme che si nascondono all’interno delle numerose e affollate comunità islamiche in Europa.

 

Ha fatto scalpore poi l’assenza dell’Iran e della Siria. Teheran ha fatto sapere che non considera legittima la riunione di Parigi perché, secondo il governo presieduto da Mahmud Ahmadinejad, il vero scopo del vertice non sarebbe l’eliminazione della minaccia dell’Isis ma quello di far cadere il governo siriano. Un aiuto, quello delle forze iraniane, che avrebbe anche potuto far comodo nel caso di un eventuale coinvolgimento del fronte orientale iracheno. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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