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Storie di un becero capitalismo: ti faccio vendere Van Gogh e Picasso per risanare il debito

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Questo sistema economico non conosce limiti, d’altronde non gliene abbiamo posti, incantati da questo flusso di dollaroni, pronti a prendere il posto dei nostri millenari valori, oltre che delle nostre mutande.

L’arte, quell’espressione individuale che dovrebbe rappresentare la piena libertà di espressione (intendiamoci non come la conosciamo nel sistema occidentale) di una persone, diventa anch’essa parte di una patetica compra vendita basata su promesse fasulle.

La città di Detroit, nello stato del Michigan, molto probabilmente dovrà privarsi del Detroit Institute of Arts, una collezione immensa che vanta al suo interno pezzi come L’autoritratto con cappello di Vincent Van Gogh e La donna melanconica di Picasso. Il tutto per ottenere la modestissima cifra di 805 milioni di dollari in vista del “risanamento”, così si dice, del debito pubblico cittadino.

Ebbene eccoci arrivati al punto focale della vicenda: questo sacrificio sarebbe pura idiozia! Non ce ne vogliano i cittadini che hanno visto le proprie pensioni decurtate a causa del debito incipiente, ma dato che questo è sulla soglia dei 18 miliardi di dollari, ci risulta quanto mai assurdo pensare di coprire un debito con, si e no, un ventesimo della cifra totale.

Si per carità magari per il primo anno parte dei soldi che la città deve ai propri cittadini verranno restituiti, le volanti ritornerebbero a passare con una tempistica “normale” (non dopo 50 minuti dalla chiamata, come accade adesso), però passato quest’anno? Tutto ritornerà come prima, seguendo un copione già scritto nella storia:la città incrementerà nuovamente il proprio debito e si dovranno trovare altre soluzioni di “svendita” per alleviare quell’acqua alla gola così incipiente.

C’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in tutto questo? Senza che ce ne rendiamo conto il sistema ci costringe a compiere dei gesti completamente irrazionali, come quello di svendere una grandiosa espressione artistica per risanare un debito che non può essere risanato. Gesti, espressioni e idee fanno parte di quel libero mercato cui tutto è dovuto e verso cui tutto deve essere ridotto.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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