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Non c’e’ dubbio che Vladimir Putin in questi ultimi mesi sia diventato il politico più rispettato del pianeta: non solo ha esposto le menzogne montate ad arte per giustificare un intervento militare in Siria (ancora oggi supportate da pseudoperizie dell’Onu), ma il suo attivismo ha impedito (almeno per ora) un’altra guerra illegale.
Premio Nobel per la pace a Vladimir Putin?
Per tale motivo il presidente del Fondo Panrusso per l?istruzione pubblica ha inviato al Comitato per il Nobel Norvegese la proposta di esaminare la candidatura del presidente russo per il premio per la pace.
Tutto dipenderà naturalmente dall?evoluzione della crisi siriana, ma da più parti si è già riconosciuta l?importanza del ruolo di Putin nel cercare di trovare una soluzione nel conflitto siriano.
E’ in realtà assai improbabile che il leader russo possa ricevere questo riconoscimento, considerato il fatto che i premi Nobel per la pace vengono dati secondo criteri poco chiari e nient’affatto trasparenti (quello conferito a Obama dopo pochi mesi dall’insediamento ne sia lampante esempio) e uno come Putin, che tiene alta la testa di fronte ai poteri forti mondialisti non sara’ mai il candidato ideale. Ciò è vergognoso, ma sicuramente Putin può camminare a testa alta non solo perchè non è un burattino come il nostro Presidente del consiglio, che decide badoglianamente di non schierarsi, ma anche perchè il suo buonsenso lo ha reso popolare tra un numero crescente di persone che condivide con lui lo stop alla promozione selvaggia dell’omosessualità come stato di natura e di famiglia tra i minori, la difesa delle minoranze cristiane e soprattutto la sua fermezza nell’impedire che pochi speculatori possano appropriarsi delle ricchezze minerarie russe a prezzi di saldo. Anche senza premio Nobel Putin rimarrà sempre un gigante.
Giuseppe de Santis
