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Sudafrica, governo chiude un occhio su assassinii dei bianchi

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Vi sembra un titolo esagerato? Diamo insieme una scorsa ai dati, che ci indicano l’uccisione di tremila bianchi (gli agricoltori boeri che hanno fatto grande la nazione sudafricana) nei modi più atroci, senza che i colpevoli siano stati, nella stragrande maggioranza dei casi, individuati.

Il progetto di nazionalizzazione delle farms dei boeri è ormai un piano evidente del governo del Sudafrica e l’espropriazione delle stesse risulta agevole qualora i componenti delle famiglie contadine, bianchi afrikaner che per primi da centinaia e centinaia di anni hanno reso rigogliosa quella terra, vengano trucidati.

Il sospetto che il governo non faccia nulla per evitare queste stragi è coadiuvato dalle più di tremila croci bianche piantate sulla collina di Petersburg, una per ogni agricoltore boero ucciso violentemente. Il “sospetto”, se così lo si può chiamare, viene amplificato quando si veda Julius Malema, il 29enne leader dell?ala giovanile dell?African National Congress, pupillo del presidente Zuma, che aizza le folle accalcate intorno alle sue mercedes blindate intonando «Dubula Ibhunu», la vecchia canzone dell?Anc il cui titolo significa emblematicamente «Spara al Boero».

La carneficina continua, al ritmo di due assassinii impuniti a settimana. Ricordiamo che lo stesso Eugenio Terre’Blanche è stato trucidato nel sonno il tre aprile di tre anni fa, con bastone e machete nella sua azienda agricola situata nel nord-ovest del paese. Alla base del delitto vi sarebbe stato un dissidio di lavoro con due suoi dipendenti di colore. In questo caso, però, gli assassini furono agevolmente identificati. Uno dei due assassini, Chris Mahlangu, è stato rilasciato dopo soli tre mesi, il 13 luglio 2010 grazie ad una cauzione. L’omicidio è avvenuto in un momento di forte tensione sociale tra i Boeri e i seguaci del sopracitato Julius Malema.

Se Malema è il futuro del Sudafrica, per i boeri la speranza di restare vivi, pur arroccati nelle loro farms, rimane una speranza vana.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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