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Autostrade si arricchiscono sulla pelle degli italiani

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Tariffe innalzate del 14% a fronte di una inflazione nulla; investimenti tagliati da oltre 2 miliardi a meno di un miliardo l’anno.

GLI UTILI NETTI SONO BALZATI DEL 55%, FINO A 1,6 MILIARDI DI EURO L’ANNO.

Alessandro Di Battista vede come un dovere per i partiti di governo quello di sciogliere il PDA, il Partito delle Autostrade. Di cui però fanno a piene mani parte molte delle simpatie del Governo Conte II. Dibba dice, giustamente, che

Image result for di battistaSi tratta di un partito trasversale, non si è mai presentato alle elezioni, non ha un simbolo, non raccoglie firme per candidarsi ma piazza i suoi uomini in tutti i palazzi che contano.

Se si parla di autostrade si pensa solo ai Benetton. Ma c’è molto altro…

Una delle inchieste che sta travolgendo “Italia Morta”, il neo-partito renziano, è quella che riguarda la Fondazione Open, presieduta dall’Avv. Bianchi. L’inchiesta è partita proprio da un rapporto “dubbio” tra lo stesso Bianchi e Toto, il gruppo che gestisce la A24 e la A25.

Ricordiamo i fatti: nel 2016 L’Avv. Bianchi riceve centinaia di migliaia di euro di consulenze dal gruppo Toto. Subito dopo Bianchi fa partire cospicui bonifici dal suo conto verso la Fondazione Open mentre nel 2017, il governo Gentiloni (con Maria Elena Boschi sottosegretario a Palazzo Chigi) fa un grande favore ai Toto: un abbuono di 121 milioni di euro per la concessione dell’autostrada dei parchi.

Ma c’è di più. Nel 2015 sempre l’Avv. Bianchi incontra per due volte gli uomini di un altro colosso delle concessioni: il gruppo Gavio. Gavio gestisce 1423 km di autostrade italiane. Gestisce l’A6 (la Torino-Savona) dove pochi giorni fa è crollato un viadotto e gestisce la Milano-Torino, la gallina dalle uova d’oro delle autostrade italiane.

Pensate, per percorrere i 130 km da Milano a Torino si spendono quasi 17 euro e il traffico è enorme. Solo per questo tratto, nel 2017, Gavio ha incassato 37 milioni di euro di utile netto.

L’Avv. Bianchi spinge affinché la concessione della Milano-Torino venga prorogata al 2030. Alle 21.07 del 6 luglio 2015 Bianchi scrive questo sms al capo di gabinetto dell’ex-ministro Delrio:

Visto Gavio, fa molta fatica ad accettare 2028. Mia personale impressione a 2030 chiudereste.

Per quale ragione si occupava della Milano-Torino?

Ricapitoliamo

Nel 2006 i Benetton hanno dato 150.000 euro a Forza Italia, 150.000 alla Lega, 150.000 ad AN e 150.000 all’UDC. E poi 150.000 ai DS, 150.000 a La Margherita, 150.000 al Comitato per Prodi e 50.000 all’Udeur di Mastella. Si stava per votare, meglio finanziare tutti quanti!

Nel 2016 il Gruppo Toto ha pagato fior di consulenze all’Avv. Bianchi, pezzo grosso del renzismo e numero uno della Fondazione Open. E proprio per i finanziamenti alla Fondazione Open i finanzieri sono entrati nella sede della holding del gruppo Gavio.

Il Movimento 5 Stelle chieda l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare su tutte le concessioni autostradali. Si tratta delle nostre strade, della nostra sicurezza e anche dei nostri soldi.

Image result for stefano fassinaStefano Fassina parla della gestione privata di Autostrade in un recente comunicato, e dice che

il problema della gestione privata dei monopoli naturali come autostrade non può essere risolto con una multa, in forma di sconto da parte di Aspi sui pedaggi. Tra l’altro, fossero pure al netto dei costi di ricostruzione del Ponte Morandi, come richiesto oggi dalla Ministra De Micheli, 700 milioni di euro sarebbero una frazione delle mega rendite miliardarie accumulate da Atlantia e dagli altri rentier negli anni.

I numeri della Determinazione della Corte dei Conti del 18 Dicembre scorso sono agghiaccianti: nel quinquennio 2012-17, tariffe innalzate del 14% a fronte di una inflazione nulla; investimenti tagliati da oltre 2 miliardi a meno di un miliardo l’anno; utili netti balzati del 55% fino a 1,6 miliardi l’anno.

Con la gradualità necessaria, la gestione delle autostrade va riaffidata a una società pubblica.

Maggiori controlli, sempre più costosi in termini di risorse finanziare e professionali, saranno sempre insufficienti per attività in monopolio. È il modello liberista della gestione privata dei monopoli naturali da superare.

Dobbiamo attendere il prossimo crollo e le prossime vittime per fare scelte innovative e coraggiose?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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